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22.12.2025

PFAS e refrigeranti: l’UE valuta l’esclusione degli F-gas dalle restrizioni

Un orientamento UE propone di escludere i refrigeranti fluorurati dalle restrizioni PFAS, mantenendo un quadro normativo dedicato per garantire continuità al settore HVAC/R. 

Nel confronto europeo sulle sostanze PFAS, emerge un possibile cambio di approccio che riguarda da vicino il settore della refrigerazione.

Un recente studio a supporto delle istituzioni UE suggerisce infatti di escludere i refrigeranti fluorurati (F-gas) dai divieti generalizzati sui PFAS, mantenendoli all’interno di un quadro normativo dedicato. Una posizione che potrebbe avere effetti rilevanti sulla stabilità regolatoria e sulle scelte tecnologiche del comparto HVAC/R.

 

Perché i refrigeranti sono al centro del dibattito sui PFAS

L’attenzione verso i PFAS nasce dalla necessità di limitare l’uso di sostanze chimiche persistenti nell’ambiente. Tuttavia, l’inclusione dei refrigeranti fluorurati in un divieto generalizzato solleva criticità tecniche e operative. Molti F-gas e HFO oggi impiegati nella refrigerazione e nelle pompe di calore rientrerebbero formalmente nella definizione di PFAS, pur svolgendo un ruolo essenziale nel garantire efficienza energetica, sicurezza e affidabilità degli impianti.

Lo studio evidenzia come una restrizione indiscriminata potrebbe generare effetti controproducenti, limitando l’accesso a soluzioni tecnologiche già ottimizzate e rallentando la transizione verso sistemi a basso impatto climatico.

 

Continuità tecnologica e quadro normativo dedicato

La raccomandazione di escludere i refrigeranti dalle restrizioni PFAS si fonda sull’idea di mantenere gli F-gas all’interno del percorso normativo specifico già in essere, che ne disciplina l’uso, la progressiva riduzione e la sostituzione in funzione del potenziale di riscaldamento globale.

Questo approccio consentirebbe di:

  • garantire continuità tecnologica in una fase di forte transizione;
  • evitare shock normativi per produttori, installatori e gestori di impianti;
  • favorire una sostituzione graduale e controllata dei refrigeranti, basata sulla reale maturità delle alternative.

Per il settore HVAC/R, la stabilità del quadro regolatorio è un elemento chiave per pianificare investimenti, sviluppo prodotto e aggiornamento delle competenze.

 

Implicazioni per la refrigerazione industriale e commerciale

Nel comparto della refrigerazione industriale e commerciale, una regolazione troppo restrittiva sui refrigeranti fluorurati rischierebbe di compromettere l’efficienza di molte applicazioni, soprattutto laddove le alternative naturali non risultano ancora pienamente applicabili o sostenibili dal punto di vista tecnico ed economico.

L’esclusione degli F-gas dai divieti PFAS permetterebbe invece di continuare a utilizzare refrigeranti a basso GWP già diffusi sul mercato, accompagnando il settore in un percorso di evoluzione graduale e coerente con gli obiettivi climatici europei.

 

Verso un equilibrio tra tutela ambientale e operatività

Il confronto normativo in corso mostra come l’Unione Europea stia cercando un equilibrio tra la riduzione dell’impatto ambientale delle sostanze chimiche e la necessità di preservare l’operatività di settori strategici.

Per la refrigerazione e il condizionamento, la distinzione tra PFAS e refrigeranti potrebbe rappresentare un passaggio decisivo per evitare sovrapposizioni normative e garantire una transizione tecnologica sostenibile.

Il tema non è solo normativo, ma strategico: comprendere in anticipo l’evoluzione del quadro regolatorio significa poter guidare il settore verso soluzioni tecnicamente valide, efficienti e compatibili con le future politiche ambientali.