Focus Normative e sicurezza

15.10.2025

Norma prEN 378: la bozza non passa il primo voto, cosa significa per il settore

La bozza della norma europea prEN 378 non è stata approvata al primo voto. Restano da chiarire aspetti legati a sicurezza, refrigeranti low-GWP e procedure operative.

La revisione della norma europea prEN 378, dedicata alla sicurezza e all’efficienza degli impianti di refrigerazione e condizionamento, ha incontrato un primo ostacolo.

La bozza non è stata approvata al primo voto, segnalando che alcuni aspetti necessitano ancora di chiarimenti e approfondimenti tecnici. Per il settore della refrigerazione, questa fase rappresenta un passaggio cruciale: la norma 378 è infatti uno dei principali riferimenti per progettisti, installatori e produttori, poiché stabilisce linee guida precise su progettazione, installazione, manutenzione e utilizzo dei sistemi.

 

Le criticità emerse nella bozza

Il mancato via libera alla prEN 378 indica che diversi punti della proposta richiedono ulteriori modifiche e consenso tra gli stakeholder. Le criticità riguardano soprattutto la gestione dei refrigeranti a basso GWP, la sicurezza in applicazioni con cariche più elevate e le modalità di recupero e smaltimento dei gas.

Sono temi sensibili, che riflettono l’evoluzione del mercato verso soluzioni naturali e low-GWP ma che al contempo impongono un aggiornamento rigoroso delle procedure operative. Il voto negativo non significa un arresto definitivo, ma piuttosto la necessità di migliorare il testo affinché risulti applicabile e condiviso in tutti i Paesi europei.

 

Impatti e prospettive per il settore

Il rinvio della norma non deve essere visto solo come un ostacolo, ma come un’opportunità per discutere e perfezionare regole che avranno un impatto diretto su sicurezza, progettazione e sostenibilità degli impianti di refrigerazione. Per le aziende del settore è fondamentale restare aggiornate, poiché la futura approvazione della prEN 378 stabilirà nuovi standard tecnici che guideranno la transizione verso sistemi più sicuri e a basso impatto ambientale.

La revisione della norma, inoltre, si inserisce in un contesto normativo europeo sempre più stringente, che vede nei refrigeranti naturali e low-GWP uno strumento strategico per la decarbonizzazione.